Su AC Shadows se ne sono lette di tutti i colori, ma la mia opinione è che abbia preso una valanga di critiche da gente che non gli avrebbe mai dato una chance a prescindere dalla sua qualità. Quello che Ubisoft ha consegnato è un'ulteriore rifinitura dei sistemi introdotti in Origins, che rendono Shadows il miglior capitolo della quadrilogia RPG da giocare.
Comparto tecnico
A livello grafico, Shadows è un titolo solidissimo. Il livello di dettaglio raggiunto da ogni elemento nel gioco è ottimo, raggiungendo vette di eccellenza assoluta durante i tratti di gioco con condizioni climatiche particolarmente avverse, come bombe d'acqua, tempeste, nevicate pesanti, ecc.
Le animazioni sono generalmente ottime, TRANNE quelle facciali, che, detto in parole povere, non esistono.
Anche a livello di bug, sorprendentemente, il gioco è piuttosto pulito. Ho trovato pochi bug minori non impattanti, e nessuno game-breaking. Inoltre, il gioco mi è crashato una sola volta in 70 ore.
Non benissimo l'ottimizzazione, invece. Giocato con tutto ad Ultra, con risoluzione Full HD su una 4080 Super, con DLSS a Quality e framegen attivo, capitavano frangenti dove il gioco girava a 60 fps, con una città in particolare dove ne facevo addirittura 24. Il problema non dovrebbe essere il mio PC, in quanto ho giocato dopo un'installazione pulita di Windows, con driver aggiornati, per cui spero che Ubisoft si impegni nel lavoro di ottimizzazione.
Comparto audio
A livello sonoro, il gioco non mi ha stupito granché.
La colonna sonora è senza infamia e senza lode, e si limita ad accompagnare quello che succede a schermo, dando il meglio di sé durante gli spostamenti lungo il mondo di gioco, donando un'atmosfera tranquilla e armonica ai viaggi a cavallo.
Lato doppiaggio, invece, questo giro non ci siamo. Quello inglese è, a mio avviso, pessimo, con i personaggi che mancano di espressività. Quello italiano l'ho a malapena sentito, in quanto non lo uso mai in nessun gioco. Alla fine ho scelto il doppiaggio giapponese, cosa che mi ha permesso di immergermi meglio nel mondo di gioco. L'ho trovato ben realizzato, almeno dal punto di vista dell' espressività dei personaggi, visto che non parlo la lingua, ma ha comunque aiutato ad immergermi maggiormente nel mondo di gioco.
Gameplay
Facilmente il punto forte della produzione, il gameplay si rifà a quello di tutti i suoi predecessori RPG, ma lo migliora e irrobustisce sotto parecchi punti di vista.
Ubisoft ha scelto di dividere l'anima del gioco in due parti, rappresentate dai due protagonisti.
Naoe è il personaggio stealth. È estremamente agile, può uccidere i nemici senza fare rumore, e sfruttare al massimo l'ambiente circostante per cercare percorsi alternativi arrampicandosi. Inoltre, può usare l'occhio dell'aquila, e tutti i suoi gadget la aiutano a smaltire i nemici in maniera silenziosa. Di contro, fa assolutamente schifo in combattimento, almeno a difficoltà massima. Muore in 2/3 colpi e fa pochissimi danni ai nemici, anche con attrezzatura di livello pari a quella del nemico, e non può bloccare gli attacchi, oltre ad avere un simil-parry abbastanza debole.
Yasuke è l'opposto. Dotato di un'incredibile forza bruta, è il personaggio con cui vorrete affrontare tutti i combattimenti, in quanto ha tanta vita e fa tanti danni, oltre ad essere molto veloce sul campo di battaglia. Tuttavia, le sue abilità furtive lasciano fortemente a desiderare (anche se ha una sorta di "assassinio furtivo"), e anche le sue abilità di scalata fanno abbastanza schifo.
Vorrei scrivere tanto di più, ma per motivi di spazio mi limito a dire che entrambi i playstiles sono validi durante tutto l'arco dell'avventura, e hanno ciascuno le proprie meccaniche che li possono rendere tanto vari quanto lo desidera il giocatore.
Sistemi di progressione
Questa è la nota un po' più dolente del gioco.
Da un lato, Ubisoft ha finalmente trovato il giusto equilibrio tra il loot soverchiante di Odyssey, e quello assolutamente non all'altezza di Valhalla, con l'equipaggiamento leggendario che finalmente offre dei perk unici degni di tale nome, e che si possono trasferire su altri equipaggiamenti a propria scelta.
Dall'altro abbiamo un albero delle abilità che, con alcune doverose eccezioni, ho trovato assolutamente inadeguato per un gioco così grosso. Shadows, infatti, vi richiede di lanciarvi alla ricerca di alcuni punti di interesse secondari, evidenziati in arancione, che garantiranno punti "conoscenza". Una volta accumulati abbastanza di questi punti, si sblocca il tier successivo di tutti gli alberi delle abilità, consentendovi di sbloccarle coi punti abilità che racimolerete durante il gioco. Il problema è che le abilità sbloccabili sono veramente troppo poche, e, spesso, nemmeno troppo interessanti.
Storia
Anche questo aspetto di AC Shadows lascia un po' a desiderare. Da un lato, il gioco sa regalare alcuni momenti abbastanza soddisfacenti, soprattutto durante i flashback dei due protagonisti. Dall'altro, ho trovato lo script generale del gioco abbastanza mediocre. Si lascia seguire, ma Ubisoft può (e deve) fare meglio di così.
Massiccio miglioramento, invece, per la regia delle cutscenes, che assumono un taglio molto più cinematografico che in passato.
Stimo che la durata della main quest si aggiri attorno alle 30 ore, contro le 70 che ho impiegato per concludere Valhalla. Il risultato è che Shadows risulta molto meno annacquato, e riesce a concludersi prima che il giocatore si annoi eccessivamente del gioco.
Conclusioni
Shadows segna un'ulteriore evoluzione della formula Action-RPG introdotta in Origins. Nonostante i suoi numerosi difetti, il gioco riesce ad intrattenere, non è eccessivamente lungo (ma può diventarlo, qualora lo vogliate) ed è una gioia assoluta da vedere. Lo consiglio in sconto, magari quando, inevitabilmente, uscirà la versione con tutti i DLC.
Voto: 7/10
